La caldaia a norma è un requisito imprescindibile per ogni abitazione. Ce lo dice la legge, ce lo ricorda il buon senso, dato che è cruciale per la nostra sicurezza. In ambito legislativo, il nostro paese risponde alla normativa europea contenente misure preposte a contrastare l’impatto ambientale attraverso la riduzione dei consumi. Così come i fumi di scarico; senza alcun controllo, ci sarebbe il rischio di incorrere in spiacevoli conseguenze per l’ecosistema e la salute dei cittadini. Pertanto, sono previsti controlli e sanzioni in caso di evidenti inadempimenti. Specie se questi ultimi provocano incendi o incidenti domestici che possono causare danni a terzi, con evidenti ripercussioni legali in ambito penale. Il possesso di una caldaia a norma è uno degli strumenti a disposizione per contenere le emissioni. Una corretta manutenzione e revisione della caldaia favoriscono il risparmio energetico e, quindi, il risparmio in bolletta.
La caldaia a norma, documentazione e requisiti
Spesso i nostri clienti si preoccupano di come e quando sostituire la loro caldaia. Sono nella stessa situazione in cui si sono trovati altri, che gradualmente hanno dovuto rimpiazzare caldaie in dotazione da anni con modelli nuovi. Tipologie e marchi che strizzano sempre più l’occhio alla sostenibilità, dati i requisiti inderogabili come
- Controllo dei fumi ed emissioni dell’anidride carbonica entro i limiti consentiti
- Dotazione della valvola termostatica
- Possesso del libretto dell’impianto
- certificazione della classe energetica, secondo la classificazione vigente A+/G
Tra i requisiti non più opzionabili, la valvola termostatica funge da vero e proprio regolatore. Consente di regolare il flusso d’acqua calda e controllare l’emanazione del calore. Infatti, I termosifoni si spengono quando la temperatura dell’ambiente corrisponde alla temperatura impostata sulla valvola. La valvola termostatica è un incentivo in favore di sostenibilità e risparmio. Inoltre, può essere installata anche in un secondo tempo, nel pieno rispetto della normativa vigente
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Manutenzione ordinaria e controllo dei fumi
Il possesso di una caldaia a norma è certificato da test diagnostici paragonabili a un vero e proprio check up. Revisione e manutenzione permettono di valutare il funzionamento di ogni singolo componente, alla luce di una politica preventiva che intende limitare rischi dovuti ad anomalie o guasti. La manutenzione ordinaria e il controllo dei fumi sono due interventi importanti, in quanto
- nel primo caso, si analizzano le componenti soggette a usura più frequentemente di altre. Una caldaia supera il test ed è pienamente funzionante se attiva un meccanismo di regolazione della temperatura.
- Nel secondo caso, si esamina la combustione dei fumi per tenere sotto controllo temperatura, rispetto delle soglie di emissione, valori di tiraggio della caldaia.
Alla luce del d.P.R. n.74/2013, il controllo dei fumi di scarico è obbligatorio, nel rispetto dei tempi previsti. Variabili, a seconda della tipologia dell’impianto e dalla sua potenza termica.
Le violazioni e i rischi
Il possesso dei requisiti previsti implica la compilazione del libretto della caldaia, pena sanzioni che possono arrivare anche a 500/600 euro. Questo l’importo a carico dell’utente. In caso di violazioni, il tecnico è ritenuto direttamente responsabile, al punto da rischiare una multa superiore a quella a carico dell’inquilino. Pertanto, non si possono escludere controlli a campione sugli impianti, per valutare il rispetto dei parametri che determinano il possesso o mancato possesso di una caldaia a norma. La verifica dell’impianto avviene dietro comunicazione all’utente, per mezzo di notifica tramite raccomandata, che deve pervenire 14 giorni prima dell’ispezione nel domicilio. Eventuali posticipazioni sono possibili, ma solo previo preavviso almeno tre giorni prima dalla data precedentemente stabilita. Se l’utente rifiuta o non consente il controllo degli impianti, può rischiare una sanzione pecuniaria dall’importo variabile. Multe più leggere sono previste anche in caso di anomalie che impediscono la certificazione di una caldaia a norma.
Caldaia a norma in case in affitto
Caldaie interne con potenza inferiore a 35 Kw e quelle esterne, con potenza pari a 10 Kw sono soggette alla revisione che avviene grazie all’intervento di tecnici che successivamente l’ annotano sul libretto. La pulizia del bruciatore, dello scambiatore di regolazione, il controllo dei fumi rispondono ai contenuti del D.lgs 311/06. Gli inquilini che non possiedono una casa e sono in affitto devono provvedere loro stessi a tutti gli adempimenti e agli interventi di manutenzione che attestino il possesso di una caldaia a norma. Nel caso in cui il tecnico responsabile dei controlli rilevi componenti non a norma, il proprietario dell’appartamento dovrà accollarsi i costi di sostituzione secondo i termini previsti dalla Cassazione. Il possesso di una caldaia a norma è il requisito numero uno per vivere un ambiente confortevole, rispettando l’ambiente esterno e tutelando la propria salute. Possibile anche attraverso una manutenzione programmata, concordata col nostro team.
